Carissimi fedeli della Comunità Pastorale San Vincenzo,
dopo diversi incontri informali ma significativi avuti in questi mesi appena trascorsi, come nuovo parroco responsabile della comunità desidero compiere uno dei miei primi gesti di inizio di ministero tra voi con una “Peregrinatio Mariae”, un affidamento nella preghiera e un’offerta floreale alla “Madonna Bella”.
Per questo ho pensato di partire dalla Basilica di san Vincenzo e dal suo Battistero e con semplicità percorre a piedi il tragitto fino al Santuario della Madonna dei Miracoli di Cantù. In questo luogo santo voglio celebrare con voi la mia prima Eucaristia in città il prossimo 7 Settembre. Saremo tra l’altro alla vigilia della festa della natività di Maria, festa patronale del nostro Duomo, la Chiesa cattedrale, e giorno di inizio ufficiale del’anno pastorale della Diocesi. Questo giorno è significativo anche perché – secondo certi riscontri – ricorre il giorno dopo l’anniversario (469°) della posa della prima pietra del Santuario: 6 Settembre 1554
In questo modo voglio esprimere il mio affidamento alla “Madonna Bella”, così tanto venerata dai Canturini perché Ella mi accompagni e mi sostenga come madre di Gesù e dei discepoli del suo Figlio, nell’esercizio del mio servizio in questa nuova comunità.
Ovviamente al tempo stesso affido alla Madonna anche ciascuno di voi perché insieme si possa crescere nella fede, nella speranza, nell’amore e far camminare l’intera comunità pastorale come Chiesa del Signore in questo Tempo di cambiamento d’epoca, tempo complesso ma dai compiti profetici ed entusiasmanti. In questo modo quello che vivrò con chi vorrà parteciparvi potrà essere un momento autenticamente ecclesiale a servizio del Vangelo.
Desidero rinnovare e professare la fede battesimale; desidero camminare come Maria nella consapevolezza di essere dentro una storia di popolo e di salvezza offerta dal Signore; desidero offrire alla “Madonna Bella” dei fiori come gesto di rispetto e di affetto perché Lei possa sempre intercedere presso il suo Figlio Gesù a mio e nostro favore per diventare sempre più discepoli; desidero, infine, con voi celebrare l’Eucaristia culmine e fonte di tutta la vita cristiana.
Questa proposta vuole essere vissuta nella semplicità, senza alcuna pretesa né aspetti formali di ufficialità ma nell’umiltà di chi si affida come “preso a servizio”. Ci saranno i tempi e i momenti dell’ufficialità ma ora è il tempo della preghiera discreta e sincera; ora è il tempo di imparare nuovamente a parlare e agire mossi e plasmati dallo Spirito; ora è il tempo di riconoscere l’eredità ricevuta da una comunità di fede e di inserirsi dentro un cammino che prosegue verso una pienezza. Come per Maria anche per me e per tutti noi è il tempo della docilità, tempo proiettato verso le grandi responsabilità che ci attendono, verso l’avventura gioiosa di calare ancora le reti obbedienti a quell’invito a prendere il largo (Lc 5, 1ss). E’ il tempo dove mi sembra di sentirmi dire ancora una volta: «Ti raccomando, da te Cantù senta solo Vangelo, nient’altro che Vangelo».
Mi rimetto in cammino e mi affido perché ciò che mi sta davanti mi chiede profezia e lungimiranza, quelle stesse di Maria che pur nel mistero declinato nelle normali vicende ed esperienze quotidiane, intravvede il disegno misterioso e provvidente di Dio.
Per vivere questo momento della “Peregrinatio” – forte richiamo ai Giubilei che contrassegneranno i prossimi anni – ho preparato un piccolo testo di preghiere e una immaginetta della “Madonna Bella” con alcuni testi che ci aiuteranno a pregarla e a portarla nel nostro cuore perché Lei porti ciascuno di noi nel Cuore del suo Figlio Gesù Cristo.
don Maurizio