Pagina Iniz. 2023 Maggio UNA LIETA E OPEROSA FEDELTÀ ALLA PAROLA

UNA LIETA E OPEROSA FEDELTÀ ALLA PAROLA

UNA LIETA E OPEROSA FEDELTÀ ALLA PAROLA
“Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama” Gv 14,21-24

Nel brano di vangelo proposto in questa domenica, Gesù ci insegna due verità.
La prima è che la prova dell’amore verso Dio non consiste in un vago sentimento o in affermazioni teoriche, ma nella fedele osservanza dei suoi comandamenti: Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Non è la prima volta che Gesù fa questa affermazione. L’aveva già fatta in questo medesimo discorso dell’ultima
cena: Se mi amate, osserverete i miei comandamenti (Gv 14,15). Ma anche durante la vita pubblica aveva insegnato la stessa cosa: Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli (Mt 7,21). Egli dice di sé stesso che ama il Padre compiendo la sua volontà: Mio cibo è fare la
volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera (Gv 4,34). Questa è la volontà del Padre: «che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna», cioè:
credere in Gesù (Gv 6,40); questo è il comandamento del Figlio: «che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi», cioè: l’amore fraterno (Gv. 15,12).
La seconda verità si riferisce all’accoglienza della parola di Gesù, in quanto essa è segno di amore verso di lui, è via per realizzare la comunione con lui e con il Padre: noi  verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui (Gv 14,23). La Trinità abita in noi se noi indirizziamo il nostro cammino verso Dio, guidati dalla parola di Gesù, così
da compiere le opere che lui stesso compiva.

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