Pagina Iniz. 2023 Gennaio IMPARATE A FARE IL BENE, CERCATE LA GIUSTIZIA

IMPARATE A FARE IL BENE, CERCATE LA GIUSTIZIA

SETTIMANA MONDIALE DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI
mercoledì 18 gennaio alle ore 20.45, nella chiesa di San Vincenzo in Galliano-Cantù – Celebrazione Ecumenica della Parola
Saranno presenti: la pastora Anne Zell, della Chiesa Evangelica Valdese di Como; padre Cristian Prilipceanu, della Chiesa Ortodossa Rumena di Como; mons. Luciano Angaroni, della Chiesa Cattolica Romana, Diocesi di Milano.
I canti saranno eseguiti dal coro della Evangelic Apostolic Church of Nigeria, di Cantù

18 – 25 gennaio: Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani
Nel mondo ci sono circa 2 miliardi e 500 milioni di Cristiani; circa il 50% sono Cattolici, il 37% sono Protestanti, il 12% sono Ortodossi. Gesù ha pregato: “Perché tutti siano una cosa sola; come tu Padre sei in me e io in te, siano anch’essi in noi; perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv.17,21) .
Ogni anno, con un tema scelto in accordo fra le Chiese, si prega per questa unità. Quest’anno, la preghiera è incentrata sul versetto di Isaia “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia” (Is 1, 17)
“Quando venite a rendermi culto, chi vi ha chiesto tutte queste cose e la confusione che fate nel mio santuario? Le vostre offerte sono inutili… È ora di smetterla di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, aiutate gli oppressi, proteggete gli orfani e difendete le vedove.”
Nell’epoca di Isaia, la religione prosperava come espressione rituale e formale della fede in Dio, incentrandosi sulle offerte e sui sacrifici del Tempio. Questa religione formale e rituale ricorre anche oggi. In tale contesto, le parole di Isaia tentavano di risvegliare la coscienza del popolo di Giuda alla realtà in cui si trovava, mostrando come quel tipo di religiosità non fosse una benedizione ma, al contrario, una ferita aperta e un sacrilegio davanti all’Onnipotente. L’ingiustizia e la disuguaglianza avevano portato a divisioni e discordie; il profeta denunciava le strutture politiche, sociali e religiose e l’ipocrisia nell’offrire sacrifici a Dio mentre si opprimevano i poveri.
Vivere con umiltà davanti a Dio richiede di imparare a fare il bene e la decisione di impegnarsi in un esame di coscienza.
Agire con giustizia significa avere rispetto per tutte le persone. La giustizia richiede un trattamento veramente equo per superare le condizioni sfavorevoli, sviluppatesi nella storia, a motivo della “razza”, del genere, della religione e del livello socio-economico.
La Settimana di preghiera è il momento più adatto perché i cristiani riconoscano che le divisioni tra le chiese e le confessioni non sono poi tanto diverse dalle divisioni all’interno della più ampia famiglia umana. Pregare insieme per l’unità dei cristiani ci permette di riflettere su ciò che ci unisce e di impegnarci a combattere l’oppressione e la divisione della famiglia umana.
don Giovanni, per il Gruppo Ecumenico del Decanato

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