AVVENTO, SIGNORE SEI TU IL REGALO PIU GRANDE
• per il tempo di Avvento è disponibile in tutte le chiese l’opuscolo la «PAROLA OGNI GIORNO»;
• il KAIRE delle 20.32, parole di preghiera e di speranza.
Da domenica 13 novembre fino al 23 dicembre, ogni giorno, preghiera con l’Arcivescovo in alcune famiglie e in alcuni luoghi significativi (come la cappella di un ospedale e di un istituto penitenziario) in collegamento con Chiesadimilano.it, YouTube, i social diocesani, Radio Marconi e, alle 23.30, Telenova.
CERTAMENTE ILSIGNORE VERRÀ!
Il nuovo anno liturgico ambrosiano inizia oggi con la Prima domenica d’Avvento. La Chiesa desidera, attraverso questo cammino comunitario, ripercorrere le tappe della salvezza e ci invita a guardare a Gesù che viene. Certo, lo sappiamo, Gesù è venuto duemila anni fa ai tempi di Cesare Augusto (e noi ci prepariamo a vivere il mistero dell’incarnazione nella contemplazione del Natale), ma egli, ogni giorno, è presente e incontrabile nella comunità dei fratelli e nei poveri, come ha detto: “Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20) . Ma l’aspetto messo in risalto in questo periodo liturgico è la certezza che egli verrà, come la folgore (Mt 24,27), in un giorno che noi non conosciamo, per tutti i popoli e in modo evidente. La sua venuta sarà per la salvezza. Quando il Vangelo del Regno sarà stato predicato a tutti i popoli, allora il Signore Gesù manderà i suoi angeli e raccogliere gli eletti da un’estremità all’altra del cielo. Proprio nel vangelo di oggi (Mt 24, 1-31), Gesù ci invita a guardare agli avvenimenti tragici della storia umana (guerre, carestie, pestilenze, terremoti, persecuzioni e inganni) come ad un segno che il mondo non può rimanere in piedi da solo, anzi, invoca la presenza di un Salvatore e Signore. Il Cristo ha già iniziato dall’interno dell’umanità il rinnovamento universale attraverso l’accoglienza del vangelo nella vita dei credenti in lui. Essi lo attendono rispondendo alla sua chiamata missionaria di predicare a tutti i popoli (Mt 24, 14) . Questo testo evangelico è quindi soffuso di speranza, e ciò serve al cristiano: in mezzo ai tragici avvenimenti del mondo, nel difficile quotidiano, egli sa che un giorno parteciperà al trionfo di Cristo: la salvezza si realizza dove si annunzia il vangelo.