ORATORIO ESTIVO: SCUOLA DIUMANITÀ
Batti… cuore! Sono passate già due settimane di oratorio estivo. Sono circa mille i ragazzi, bambini e animatori, che animano i cinque oratori della Comunità. Girando tutti gli oratori più volte al giorno, vedo bambini che finalmente possono “sfogarsi” correndo, con il rischio di sbucciarsi spesso le ginocchia, giocando, ballando, urlando. Ma, insieme agli altri responsabili, stiamo notando che la pandemia ha davvero cambiato alcune dinamiche della vita dei ragazzi. Tanti bambini sono diventati molto più fragili, vanno in crisi per cose molto piccole. Tanti bambini non sanno più giocare insieme perché in questi due anni, ma anche prima, i giochi sono stati solo virtuali.
E poi, da prete, non posso non dire che tutti dobbiamo imparare nuovamente a pregare e bisogna ripartire da capo. In queste prime settimane ho insegnato ai bambini più piccoli a fare bene il segno della croce. I ragazzi più grandi, quando c’è la preghiera, sbuffano, ma poi, se pregano bene, si rendono conto di essere più contenti. Gli oratori estivi, quest’anno soprattutto, sono davvero una scuola di umanità. Mi permetto infine di ricordare che gli oratori -consapevole che costituiscono un servizio prezioso per tanti genitori che lavorano- non sono e non devono essere però un parcheggio ed è importante condividere tutti insieme lo stile e la proposta educativa.
Nei prossimi giorni festeggeremo i Santi Pietro e Paolo e celebreremo la Messa con due sacerdoti novelli, don Angelo e don Mattia, che hanno prestato servizio come seminaristi nella nostra comunità. Ci saranno anche altri sacerdoti che ricorderanno il loro anniversario di ordinazione. Ecco l’obiettivo grande dei nostri oratori: non quello di diventare tutti preti o suore, ci mancherebbe (anche se qualche prete o suora in più non farebbe male), ma quello di aiutare tutti i ragazzi a scoprire la loro vocazione, la loro chiamata specifica a seguire il Signore e a costruire insieme un mondo più giusto e più fraterno. don Paolino