Pagina Iniz. 2022 Giugno CREDO IN DIO PADRE, NEL FIGLIO UNIGENITO, NELLO SPIRITO SANTO

CREDO IN DIO PADRE, NEL FIGLIO UNIGENITO, NELLO SPIRITO SANTO

Oggi è la Domenica della Santissima Trinità. La luce del tempo pasquale e della Pentecoste rinnova ogni anno in noi la gioia e lo stupore della fede: riconosciamo che Dio non è qualcosa di vago, il nostro Dio non è un Dio “spray”, è concreto, non è un astratto, ma ha un nome: «Dio è amore». Non è un amore sentimentale, emotivo, ma l’amore del Padre che è all’origine di ogni vita, l’amore del Figlio che muore sulla croce e risorge, l’amore dello Spirito che rinnova l’uomo e il mondo. Pensare che Dio è amore ci fa tanto bene, perché ci insegna ad amare, a donarci agli altri come Gesù si è donato a noi, e cammina con noi. Gesù cammina con noi nella strada della vita. La Santissima Trinità non è il prodotto di ragionamenti umani; è il volto con cui Dio stesso si è rivelato, non dall’alto di una cattedra, ma camminando con l’umanità. È proprio Gesù che ci ha rivelato il Padre e che ci ha promesso lo Spirito Santo. Francesco.

Grazie allo Spirito Santo, che aiuta a comprendere le parole di Gesù e guida alla verità tutta intera (cfr Gv 14, 26; 16, 13), i credenti possono conoscere, per così dire, l’intimità di Dio stesso, scoprendo che Egli non è solitudine infinita, ma comunione di luce e di amore, vita donata e ricevuta in un eterno dialogo tra il Padre e il Figlio nello Spirito Santo – Amante, Amato e Amore, per riecheggiare sant’Agostino. In questo mondo nessuno può vedere Dio, ma Egli stesso si è fatto conoscere così che, con l’apostolo Giovanni, possiamo affermare: “Dio è amore” (1 Gv 4, 8.16), “noi abbiamo riconosciuto l’amore che Dio ha per noi e vi abbiamo creduto” (Enc. Deus caritas est 1; cfr 1 Gv 4, 16). Chi incontra il Cristo ed entra con Lui in un rapporto di amicizia, accoglie la stessa Comunione trinitaria nella propria anima, secondo la promessa di Gesù ai discepoli: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14, 23). Benedetto XVI.

SsTrinita2022