Pagina Iniz. 2021 Novembre GIORNATA DIOCESANA CARITAS e MONDIALE DEI POVERI

GIORNATA DIOCESANA CARITAS e MONDIALE DEI POVERI

GIORNATA DIOCESANA CARITAS e GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

RIPARTIRE DAGLI ULTIMI NELLO STILE DEL VANGELO

Giunga a voi la mia riconoscenza e la mia ammirazione, fratelli e sorelle, operatori della carità, volontari e collaboratori, fedeli di ogni età e condizione disponibili e dedicati al servizio in Caritas! Nel nome di Gesù ogni ginocchio si piega nei cieli, sulla terra e sotto terra e ogni lingua proclama: “Gesù è Signore!” a gloria di Dio Padre (cfr Fil 2,10-11): Voi celebrate la regalità di Gesù, Re dell’universo, proclamando con le vostre opere che la via di Gesù è la via  regale. La Chiesa può essere la Chiesa di Gesù, solo nel servizio nello stile del Vangelo […]
Invito a praticare, personalmente e in comunità, tre esercizi:

  1. l’esercizio della inquietudine: lasciarsi interrogare sul proprio stile di vita, sul modo di impiegare le proprie risorse, le proprie competenze, le proprie energie. Non solo “fare” delle opere. Domandarsi: perché i poveri sono poveri? Domandarsi che cosa devo cambiare, che cosa dobbiamo cambiare perché tutti possano trarre beneficio dalla condivisione di beni, risorse, competenze, disponibilità a servire;
  2. l’esercizio dello sguardo planetario e delle urgenze che la povertà impone ai discepoli di Gesù. Avere l’idea delle proporzioni delle povertà del pianeta, nella sempre maggiore consapevolezza dello stretto rapporto che c’è tra sociale e pastorale, tra carità e vita di fede;
  3. l’esercizio della responsabilità educativa: i giovani hanno diritto a ricevere dagli adulti pensieri, proposte, provocazioni per una rivoluzione culturale, per fare proprie buone ragioni  per diventare adulti e per scrivere una storia nuova su questo tribolato pianeta. Mi auguro possiate essere uomini e donne capaci di amare: siamo  chiamati all’originalità di amare a costo di essere impopolari, siamo chiamati a servire a costo di essere incompresi, siamo chiamati a guardare le cose dalla prospettiva degli ultimi piuttosto che dalle sollecitazioni del mondo dei mercanti. Amare invece dell’indifferenza. Amare e non solo fare un po’ di bene. Amare per seminare il principio del Regno di Dio, invece che accontentarsi di buone azioni. Amare per diventare amabili, rivestiti di sentimenti  di tenerezza, di bontà, di mansuetudine, di magnanimità, invece che essere solo efficienti fornitori di servizi. Amare per diventare realmente principio di un mondo nuovo e collaboratori nell’impresa di aggiustare il mondo.

Vi ringrazio e vi benedico.

Mario Delpini Arcivescovo di Milano

Milano, 7 novembre 2021 Solennità di Nostro Signore, Re dell’universo

Delpini Istituzionale DEF