Pagina Iniz. 2021 Aprile UN LEGAME D’AMICIZIA DURATURO

UN LEGAME D’AMICIZIA DURATURO

UN LEGAME D’AMICIZIA DURATURO

«Voglio che dove sono io siate anche voi». Gv 14, 1-11a Gesù ha appena fondato la sua comunità, dandole come statuto il comandamento dell’amore. Ma le parole che ha aggiunto: «Figlioli, ancora per poco sarò con voi», rattristano profondamente i discepoli. Com’è possibile rassegnarsi a perdere un tale amico? Gesù ne intuisce lo stato d’animo e con accenti di estrema tenerezza dice: «Non si turbi il vostro cuore. Credete in Dio, e credete anche in me. Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore… E quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi».

Gesù, per primo, desidera che i legami di amicizia non si rompano: «Voglio che dove sono io siate anche voi». Egli va avanti per preparare a ciascuno di loro un posto. È come un piccolo spiraglio aperto sul futuro della nostra vita. Forse anche noi ci siamo interrogati sulla vita dopo la morte e ci chiediamo cosa sia avvenuto agli amici ormai morti, a coloro che abbiamo amato e per i quali magari abbiamo lavorato e sofferto. Il Vangelo non ci lascia senza risposta. Anzi, quasi a volerci far toccare con mano la consolazione, parla dell’aldilà come di una casa ampia, spaziosa e abitata da amici.

«Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere». È straordinariamente bella questa unità tra Padre e Figlio: perfetta sintonia di pensiero, di parola e di scelte. Al punto tale che Gesù può dire: «Chi ha visto me, ha visto il Padre». Tutto ciò, però, non cancella affatto la personalità di Gesù, anzi ne è il fondamento, da cui prende forma la libertà e l’originalità di Gesù. Ciò riguarda anche noi, molto da vicino. Noi infatti siamo creati ad immagine e somiglianza di un Dio che è Trinità d’Amore. Perciò anche per noi, quanto più viviamo l’amore reciproco che Gesù ci ha insegnato e siamo «unanimi nel parlare e… in perfetta unione di pensiero e di sentire» (1Cor 1, 10) tanto più questa unità svilupperà tutte le nostre potenzialità, la nostra creatività, la molteplicità e la varietà, diventeremo sempre meglio noi stessi, permettendo al Padre di compiere anche in noi le sue opere.

Aprile2021