Pagina Iniz. 2020 Giugno UN ANNO IN COMUNITÀ

UN ANNO IN COMUNITÀ

Un Anno in Comunità

Un anno insieme a voi. Com’è passato il tempo! Mi sembra ieri quando il 2 giugno 2019 partecipai per la prima volta a una Messa nella Comunità pastorale San Vincenzo. Da allora ne son successi di eventi, ordinari ed eccezionali… Cerco di passarli un po’ in rassegna. Dove il Signore ci ha condotti? Innanzitutto, custodisco con gratitudine il ricordo dell’esperienza estiva dell’anno scorso che mi ha visto coinvolto nel progetto per i preadolescenti «Human4Humanity», vissuto presso il centro pastorale di S. Teodoro (ex oratorio femminile) durante l’oratorio estivo. Io non ho fatto altro che lasciarmi inserire in questo cammino inedito e sono rimasto sorpreso e soddisfatto per il successo che ha avuto. Ritengo che quest’esperienza abbia dimostrato che un rinnovamento nelle forme della nostra vita comunitaria, se frutto di una riflessione condivisa, possa essere una preziosa occasione per migliorare la qualità del nostro stare insieme! Ancora provo profonda gratitudine per l’esperienza dell’insegnamento presso la scuola Tibaldi e l’esperienza di educatore dei preadolescenti e dei 18/19enni, oltre che per tutte le altre preziose occasioni di contatto coi ragazzi e i giovani della comunità. È entusiasmante collaborare insieme per promuovere l’educazione dei ragazzi e ancora una volta ho avuto conferma di un fatto: l’educazione è una dinamica comunitaria perché solo insieme si può dare una testimonianza, la testimonianza di uno stile di vita cristiano. Questa è l’essenza del discepolato! Gesù non a caso si è circondato di un gruppo fisso di discepoli, i Dodici: condividendo tutto ha trasmesso loro uno stile e loro stessi, insieme, hanno dato testimonianza al mondo dello stile di Cristo. E qual è la testimonianza migliore dell’amore di Cristo, se non l’amore fraterno? «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35). A proposito, mi sembra giusto spendere una parola circa il rapporto con i preti. Mi sono sentito fin da subito coinvolto in questa fraternità e sono grato per la benevolenza e la stima con cui mi sento guardato da loro. Mi stupisce spesso pensare che ciascuno di loro è stato ordinato prete in una decade diversa di un periodo compreso tra il 1954 e il 2008: questa è una ricchezza immensa! Il loro senso comunitario è per me una potente testimonianza. Sono particolarmente grato a don Eugenio, che ha accettato di ospitarmi in casa sua per fare vita comune; riconosco la grande autenticità di quest’esperienza che, insieme, ci sta facendo crescere nell’amore del Signore. (Continua a pagina Un ultimo, ma non meno significativo pensiero va all’esperienza delle celebrazioni quotidiane e domenicali: mi sento pellegrino per le cinque parrocchie della nostra comunità e ho sempre trovato una calorosa ospitalità in mezzo a voi. Dietro alle parole benevole, all’affetto che da voi ricevo riconosco l’amore di Dio che si manifesta per me. Spero di essere anch’io in grado di testimoniarvi qualche riflesso di questo immenso Amore… A proposito: la fatica del lockdown ci ha ricordato che noi cristiani abbiamo bisogno di stare insieme, di condividere per poter sperimentare la presenza di Gesù Risorto in mezzo a noi, a partire dall’Eucarestia. Che il Signore ci aiuti a riscoprire la bellezza del dono della sua presenza nella fraternità cristiana in questo tempo che ha il sapore della novità! Flaviano

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