CORPUS DOMINI, GIOVEDÌ 11 GIUGNO 2020
Per tutta la giornata, Ss. Messe e adorazione continuata dell’Eucaristia, nelle chiese della Comunità secondo gli orari qui sotto indicati:
– ore 6.45 S. Messa presso i Concettini con adorazione fino alle 8.30
– ore 8.30 S. Messa a San Michele con adorazione fino alle 10.00
– ore 9.00 S. Messa a San Teodoro con adorazione fino alle 11.00
– ore 10.30 S. Messa a San Carlo con adorazione fino alle 12.00
– ore 12.30 S. Messa a San Paolo con adorazione fino alle 14.00
– dalle ore 14.30 alle 16.30 adorazione presso le suore Sacramentine
– ore 16.30 S. Messa al Santuario con adorazione fino alle 18.30
– ore 18.30 S. Messa a San Leonardo con adorazione fino alle 20.00
Per coloro che lavorano, segnaliamo la S. Messa alle ore 12.30 in San Paolo, con l’adorazione fino alle 14.00. Un momento per chi vuole rendere speciale una giornata ordinaria
Alle 21, nel Duomo di Milano, l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, presiederà la celebrazione del Corpus Domini.
Tutti i fedeli potranno però seguire la celebrazione grazie alla diretta su Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), su Radio Mater, in streaming sul portale diocesano www.chiesadimilano.it e su Youtube.com/chiesadimilano
I MIRACOLI DEL CORPUS DOMINI
La Festa del Corpus Domini è stata istituita in seguito ad un miracolo eucaristico: quello di Bolsena. Ma i miracoli eucaristici riconosciuti sono ben 132 e 18 sono avvenuti in Italia. Di questi 18, tre sono i più famosi: quello di Lanciano, di Bolsena e di Siena. Q uello di Lanciano è il più grande di tutti. Avvenne verso la metà dell’VIII secolo durante la Messa celebrata da un monaco basiliano che aveva penosi dubbi sulla presenza reale di Cristo. Al momento della consacrazione l’ostia consacrata e il vino si trasformarono in carne e sangue. Quella reliquia, se così possiamo chiamarla, è ancora oggi visibile agli occhi di tutti. Nel 1970 furono fatte anche delle analisi scientifiche del reperto che confermarono questi dati: si tratta di vera carne umana derivante dal miocardio, cioè dalle pareti del muscolo del cuore; i cinque coaguli di peso diverso, contenuti nel calice di cristallo, sono di sangue umano del gruppo AB (lo stesso ritrovato nella sindone) e le proteine presenti lo associano al sangue fresco normale; non sono presenti sostanze conservanti. I l miracolo di Bolsena è quello che ha dato origine alla festa del Corpus Domini: siamo nel 1263 e anche qui, sotto gli occhi di don Pietro, un sacerdote boemo che andava in pellegrinaggio a Roma, dall’ostia al momento dello spezzare il pane, sprizzò sangue vivo che macchiò il corporale e le lastre di marmo del pavimento. Questo corporale venne portato in pellegrinaggio da Bolsena a Orvieto dove si trovava il papa in quel periodo e dove poi venne costruito lo stupendo Duomo che oggi conserva il ricordo di quel miracolo. U n miracolo anche a Siena, la città di S. Caterina che si “alimentò” per molti anni della sua vita solamente dell’Eucaristia ricevuta nella Comunione. In questa città, siamo nel 1700, avvenne che dei ladri forzarono il tabernacolo, asportarono le ostie che poi gettarono in fondo a una cassetta per le elemosine. Le ostie sono ancora oggi, dopo quasi 300 anni, in perfetto stato di conservazione. U n miracolo simile, anche se non ancora riconosciuto e del quale ho appurato i particolari nella mia precedente funzione di decano di Melzo, è successo 60 anni fa ad Albignano d’Adda, una frazione di Truccazzano. Anche lì, dal 1957 viene custodita una particola ancora fresca e non deteriorata che era stata abbandonata negli umidi prati della campagna da ladri sacrileghi. Meraviglioso è il pane dell’eucaristia e speriamo di poterlo offrire presto ai nostri bambini che si sono preparati a riceverlo ma non hanno potuto celebrare la Messa della Prima Comunione. – Don Fidelmo