La Santa patrona della nostra città è venerata in modo particolare, come è giusto, nella Prepositura di San Paolo, dove i fedeli, che arrivano anche dai paesi limitrofi, venerano S. Apollonia raffigurata nel quadro simbolo della Santa. Ma non tutti sanno che anche a San Michele si può ammirare una raffigurazione di Apollonia in un quadro di cui vi offriamo la storia così come annotata nel “Liber Cronicus” di San Michele dal 1915 al 1945.
Il parroco (Sac. Vittorio Moretti – ndr) essendo venuto a cognizione che alcuni quadri ad olio, appartenenti un giorno all’antico storico e artistico Oratorio di S. Carlo, esistente ed eretto nella Parrocchia, erano stati rimossi dalla R. scuola d’Arte e disegno, a cui arbitrariamente erano stati ceduti dall’antico proprietario e demolitore del vetusto oratorio; prega il Direttore della stessa scuola a cederli alla Chiesa Parrocchiale. La risposta fu negativa; ma un egregio Signore a proprie spese li acquistò e poi li regalò alla Parrocchia. Sono i cinque grandi quadri che oggi si ammirano in chiesa nuova. Una raffigurazione di S. Apollonia, l’altra di S. Agata, il terzo di S. Lucia, il quarto di S. Caterina d’Alessandria. Il quinto una teoria di angeli musicanti. Sono di buon autore, sebbene sconosciuto del secolo XVII. Per l’occasione il Parroco ringraziò il donatore Sign. Giacomo cav. Camagni, Commissario Prefettizio, che, era ricorso allo spediente di comprarli e regalarli. Il tenore della lettera è il seguente. Eg. ill. Sign. Giacomo Cav. Camagni, non so come esprimerle la mia viva soddisfazione di aver potuto dotare, mercé la di lei generosità, la nostra nuova chiesa di quei bellissimi e preziosi quadri, che Ella ebbe, con così nobil gesto, a regalare. E’ questo un bel atto di pietà che Ella compie verso la casa di Dio, e, nello stesso tempo, di mecenatismo, in quantoché Ella si mostra tanto sollecito verso opere artistiche che altrimenti e certamente sarebbero andate avariandosi o anche perdute. Mi gode poi il riflesso che Ella ha così compiuto il desiderio dei maggiorenti ed anziani della Parrocchia, e dello stesso tempo suo venerato antecessore, i quali fecero non poco allo scopo che i dipinti restassero in loro proprietà, come spoglio e ricordo significativo di quel vetusto oratorio che raccoglieva tanta venerazione verso il nostro S. Carlo, dall’epoca della di lui canonizzazione, fino al presente, in questa nostra Parrocchia che si vantava e vanta tuttavia di essere la prima in diocesi ad erigere una chiesina ad onore del grande Patrono milanese. Quei quadri tramandano così ai secoli tante e si care memorie. Grazie infinite pertanto a Lei. Nel ringraziarla mi faccio interprete anche della gratitudine di tutta S. Michele. Gradisca ecc. ecc … I quadri così dopo quasi quarant’anni (1894 – 1932) ritornarono alla Parrocchia
9 Febbraio 2020