Che cosa dobbiamo fare, fratelli? (AT 2,37)
EDUCARE ALLA VITA NUOVA NELLO SPIRITO
Pietro disse: “Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso”. All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: “Che cosa dobbiamo fare, fratelli?”. E Pietro disse loro: “Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i
vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro”. (At 2,36-39)
La vita nello Spirito di Cristo, morto e risorto, alimenta la vita credente, sollecita una conversione continua e plasma l’umanità di ciascuno a immagine del Figlio di Dio. Il dono dello Spirito ci innesta come tralci uniti alla vite che è Cristo stesso. Da lui riceviamo la linfa vitaleper rimanere uniti a lui e tra noi per sempre. La domanda che pongono gli uditori del discorso di Pietro che proclama Gesù come il Signore: “Che cosa dobbiamo fare, fratelli” guida lo sviluppo dei temi della Quattro Giorni 2018. Negli ultimi anni abbiamo accompagnato la pubblicazione dei sussidi diocesani per l’Iniziazione cristiana dal titolo generale CON TE! con la riflessione su temi inerenti la formazione partendo dalla analisi delle dinamiche portanti del nuovo itinerario per l’IC. Sulla scia degli argomenti già proposti mettiamo a fuoco in questa Quattro Giorni la dimensione etica della vita cristiana, intesa come vita nuova nello Spirito per essere conformati in tutto e per tutto al Signore Gesù.