Pagina Iniz. Museo/Beni Artistici Beni Artistici San Carlo

Beni Artistici San Carlo

Prima della costruzione della chiesa di San Carlo, a Fecchio le attività liturgiche erano svolte nella cappella privata della famiglia Orombelli. Vi venivano celebrate tutte le funzioni liturgiche a cui partecipavano una trentina di persone. Era la stessa Donna Lina Orombelli che si incaricava di accompagnare il celebrante per la Santa Messa e predisponeva, con la collaborazione di alcune signore, le lezioni di catechismo per i più piccoli.Nasceva così a Fecchio una piccola comunità cristiana. 

La guerra era appena finita: Incaricato della celebrazione della Messa era Don Nicola, coadiutore della parrocchia di san Paolo, a cui facevano capo i nostri giovani per lo svolgimento delle attività oratoriali. L’oratorio della parrocchia di San Paolo rappresentava un importante polo di aggregazione di formazione religiosa ed umana. Eravamo nei primi anni del dopo Concilio in un’epoca di grande fermento all’interno della Chiesa. Don Giancarlo, presente dal 1965 al 1968, rappresentava con il suo entusiasmo, spirito d’iniziativa, l’intensità della sua proposta educativa questa ansia di rinnovamento, questa esigenza diffusa di ridare autenticità all’esperienza cristiana.Impegnato nel rinnovamento con i giovani dell’oratorio, a Fecchio gli era affidata la celebrazione Eucaristica. In quegli anni si faceva strada l’esigenza di costruire una chiesa per gli abitanti di Fecchio. L’iniziativa era partita da Monsignor Giuseppe Bratti, prevosto di Cantù e dalla famiglia Orombelli, nella figura di Monsignor Giulio Orombelli e del fratello arch. Alfonso che, generosamente, donarono un appezzamento di terreno per permettere la costruzione di un prefabbricato. Successivamente si superò questa ipotesi realizzando un vero luogo di culto, embrione della Parrocchia. In concomitanza con la costruzione della chiesa, Monsignor Giulio Orombelli aveva iniziato la costruzione di una villa sul lato opposto della strada, di fianco alla cascina Cristina, con la previsione di andarci ad abitare.Il Prelato era mancato prima che questo avvenisse.Per agevolare il raggiungimento della chiesa, aveva previsto la realizzazione di un piccolo tunnel che sottopassasse la strada, di cui una testata era nella villa, in seguito demolita, mentre ancora visibile è l’imbocco situato nella cappella feriale al piano interrato della chiesa. Il 4 Novembre 1963 Monsignor Giulio Orombelli, nel giorno di San Carlo, benediceva la prima pietra, che tutt’ora è incastonata nel pavimento della chiesa.Il 4 Novembre 1965 si celebrava la prima Santa Messa. Il 30 Aprile 1966, ultimata la costruzione, il luogo di culto è stato consacrato dal Cardinale Giovanni Colombo. Con il sessantotto inizia anche in parrocchia una nuova fase. Dopo un periodo di incertezze e di una intensa attività organizzativa, l’oratorio vive una fase per così dire ” adolescenziale”: tutto doveva essere ridefinito con esperienze nuove ed anche abbandoni. Con Don Silvio e nei primissimi anni settanta nascono le prime aggregazioni e le prime attività dell’oratorio e con essi i primi tentativi di pastorale giovanile.Accanto ai giovani si aggrega una comunità di adulti. La disponibilità di ambienti di vario tipo quali impianti sportivi all’aperto, campo basket, locali per la catechesi e riunioni, favorisce la nascita di una vera comunità oratoriale. Nascono i primi pomeriggi in oratorio per i ragazzi e le feste sportive.La Comunità di Fecchio sino ad ora parte integrante della parrocchia di San Paolo sotto la spinta demografica genera la richiesta di essere entità indipendente. Così il 27  gennaio 1980 nasce ufficialmente la Parrocchia di San Carlo e nel successivo maggio nominato il primo parroco don Tranquillo Spinelli per tutti don Lino (1980-1992). Dapprima residente accanto alla chiesa,successivamente viene costruita la casa parrocchiale. Attorno a Lui si organizza la vita della comunità. Si istituisce una catechesi per gli adulti con appuntamenti tenuti la domenica pomeriggio, “lectio” per ragazzi e altre attività educative. Nel 1980 inizia l’episcopato del Cardinale Martini e don Lino pone la Parola al centro, come testimonianza del Vangelo. Nascono le strutture sportive e la società sportiva, e la casa vacanza a La Motta per i ragazzi.Nel dicembre 1992 si conclude il ministero di don Lino e nel gennaio 1993 viene nominato il nuovo parroco Don Gianni Mariani.Entra nel cuore dei parrocchiani per il suo carattere e disponibilità. Ma sono gli anni difficili della frammentazione della popolazione cattolica. Anni di fermento politico e grandi cambiamenti, di tensioni e divisioni. Non è più presente un gruppo coeso ma Don Gianni, fedele al suo impegno sacerdotale, porta avanti i gruppi esistenti non solo spiritualmente ma anche organizzativo. Nasce la sala Frassati per il catechismo e riunioni e la tensiostruttura per le attività sportive. Don Gianni lascia il mandato poco prima della nascita della nuova Comunità Pastorale San Vincenzo. E’ il 2005.

tratto dal volumetto

1966-2016 – 50° Chiesa di San Carlo a Fecchio, una Chiesa una Storia